La ricorrenza dei 15 anni di gemellaggio dei nostri due dojo penso non potesse riuscire meglio.
Sono state due edizioni diverse, molto “parlate“…
Tantissimi praticanti, grandi ovviamente i Maestri.
Abbiamo praticato in una atmosfera bellissima e tanti sono stati gli spunti di riflessione.
Spunti che riporteremo nella nostra pratica come, mi auguro, nella nostra vita.
Ad altri lascio l’incarico, se mai ne avessero voglia, di commentare il “ vissuto “.
A me il piacere di una perla estrapolata dal tutto:
“Normalmente noi umani tendiamo a voler prolungare le cose belle e respingere e allontanare quelle brutte, invece di seguire il ritmo della vita. Ma se cerchiamo per esempio, di trattenere la gioia ridurremo la sua durata e se invece cerchiamo di rifiutare la tristezza o il dolore non faremo altro che prolungare la sofferenza. Perché? Perché quando cerchiamo di trattenere qualcosa introduciamo un elemento di tensione corporea, una paura (che la cosa finisca), una forma di volontà distorta (vorremmo che le cose andassero a modo nostro) tutti aspetti che inquinano la gioia. E quando lottiamo contro qualcosa che noi consideriamo “negativo” , rafforziamo quella cosa, la rendiamo più pressante e presente!”
A voi riconoscerne l’autore.
Auguri a quanti hanno sostenuto e superato l’esame.
A presto, ovviamente la festa
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