Nel nostro dojo si seguono gli insegnamenti del Maestro Tada Hiroshi, IX dan, Direttore Didattico Aikikai Italia e allievo di O'Sensei Ueshiba Morihei.

martedì 17 aprile 2012

Trovare la giusta condizione esteriore ed interiore

tada

Nell'aikido occorre tener conto che, prima di praticare le tecniche a coppie, occorre trovare la giusta condizione esteriore ed interiore. Se non si lavora su di se per sviluppare questi aspetti tutta la pratica risulterà compromessa. Ecco che allora, seguendo gli Insegnamenti del M° Tada (IX dan, shihan, allievo diretto del Fondatore), possiamo stilare la seguente lista:

CONDIZIONE ESTERIORE

1 - Avere un corpo, rilassato, tonico e disteso.

2 - Apprendere una precisa postura del corpo:

    - corretto appoggio dei piedi da fermi e in movimento (ashi-no-itten)

    - ginocchia flesse

    - bacino stabile (fissare il ka tanden)

    - ano chiuso (mula bandha, ho-soku)

    - colonna diritta e flessibile

    - mento indietro

    - petto aperto

    - spalle rilassate

    - corretta posizioni delle mani (tegatana, te- no- uchi)

    - sguardo corretto (metsuke).

3 - Muoversi senza soluzione di continuità (ki-no-nagare-no-renma).

4 - Distendere la propria energia (novi, ayama, kokyu).

5 - Facendo tori, muoversi verso uke.

6- Curare la corretta posizione di han-mi.

CONDIZIONE INTERIORE

1 - Non criticare, non pensare male degli altri praticanti.

2 – Essere i “padroni” (non i “sottoposti”), stare al centro dell'azione.

3 – Controllare i 5 sensi (pratihara).

4 – Immaginare le linee del movimento.

4 – Sviluppare il proprio personale “dojo interiore” (Kekkai, shimabara).

5 – Creare il Vuoto mentale (dhyana, anjodaza, moving zen).

6 - Radicarsi nel proprio Vero Io sviluppando un sentimento di unione con il Tutto.

7 - Creare un Sé che non si contrappone (tenere una condizione assoluta, unirsi ad uke).

8 – Unirsi all'Universo (samadhi, satori) .

Sono consapevole che i punti su elencati presentano delle difficoltà notevoli per il praticante però, invece di allenarci per anni cercando sempre nuovi stimoli attraverso la pratica delle variazioni e approcciando altri stili, si possono ripetere delle forme di base andando in profondità nella pratica. Se riusciamo per esempio a praticare meditando o estendendo il nostro ki, daremo una profondità e una ricchezza alla pratica oltre che trovare maggiore piacere, utilità e senso nell'allenamento.

Fabrizio Ruta

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuto,lascia pure qui un tuo commento al post.Ti si chiede solo il rispetto delle idee altrui.Ogni commento offensivo sarà rimosso.Grazie.